“Interviste impossibili” 2019/2020
INTERVISTA AL CORONAVIRUS
Intervistatore: vi parlo dalla cellula 346, ci troviamo nel centro storico del suo nucleo e precisamente presso il famoso hotel ribosoma, noto soprattutto per il suo menu proteico.
Qui vengono ogni giorno a mangiare centinaia di globuli rossi e di piastrine anche solo per un rapido snack e qui abbiamo deciso di intervistare il nostro ospite speciale.
Il nostro ospite è un viaggiatore internazionale venuto eccezionalmente per noi da un altro organismo vivente, interrompendo i suoi numerosi impegni.
Diamo quindi il benvenuto al sig. Covid-19 e iniziamo subito:
Come ci si sente ad essere cosi famosi? Riesce a gestire lo stress di tutte queste attenzioni improvvise?
Covid-19: buongiorno e grazie sig. Intervistatore per l’invito in questo splendido hotel ribosoma. Spero, dopo l’intervista, di poterne approfittare per propagarmi un po’.
Per rispondere alle sue domande: in verità avrei voluto tenere un profilo basso, non era il mio scopo diventare famoso e anche se in questo periodo sono sulla bocca di tutti, cerco di rimanere un virus semplice!
Intervistatore: bene, cosa l’ha spinta a decidere di trasferirsi da un organismo ad un altro con questo ritmo da pandemia?
Covid-19: sig. Intervistatore, a questa domanda preferirei non rispondere….
Intervistatore: avanti non sia timido, è una semplice intervista!
Covid-19: e va bene, all’inizio, come di consueto, stavo solo scappando dai globuli bianchi, poi ho scoperto che viaggiare è bello da morire…
Intervistatore: certo tutti sappiamo che i globuli bianchi sono la polizia del nostro corpo e che si occupano soprattutto di virus e della microcriminalità dei batteri.
Covid-19: ehmmm, già!
Intervistatore: adesso una breve pausa per le news.
Telegiornale: flash: un pericoloso e famoso furfante che si spaccia per viaggiatore internazionale, noto come il “corona-virus”, è stato avvistato sbarcare illegalmente al nasoporto ovest. Tamponi e test sierologici sul posto, globuli bianchi sulle sue tracce.
Avviso alla popolazione: prestare massima attenzione, non uscire dalle cellule e indossare la mascherina.
Intervistatore: …
Allora… che ne pensa di questa notizia?
Covid-19: …ehmm.
Covid-19: deve essere proprio un criminale questo “coronavirus”, come si fa a distruggere il corpo che ti ospita? Come se infettarlo non bastasse, questa è malvagità pura.
Spero che i globuli bianchi lo prendano e lo mettano in prigione… a proposito… dovrebbero arrivare anche qui a fare i controlli?
Intervistatore: si, dovrebbero arrivare a minuti…
A proposito, non avevo notato il suo cambio d’abito, a momenti non la riconoscevo, ma torniamo a noi… che progetti ha per il futuro?
Covid-19: beh, vorrei vedere nuovi organismi ed esplorare cellule sconosciute… a proposito non è che ha un amico in un altro organismo per un’intervista?
Intervistatore: certo, lo contatto subito!
Telegiornale: flash: avvistato coronavirus al nasoporto est uscire illegalmente dall’organismo dopo aver messo fuori uso le difese immunitarie di sicurezza, i globuli bianchi brancolano nel buio.
Camilla Assini (III B)
Vincitrice del Concorso La fantasia non va in quarantena 2019-2010 per la sezione Scuola secondaria di I grado.
INTERVISTA ALL’ORLANDO FURIOSO
Evviva! La mia proposta sull’intervista è stata accettata.
La redazione è euforica, il direttore ha offerto da bere a tutti.
Sono pronto, posso partire. Ippogrifo o navicella spaziale?
Trovare un ippogrifo è difficile, opto per la navicella.
Il viaggio è lungo, per arrivare sulla Luna impiego 327 giorni, 12 ore e 46 minuti.
Il Signor X, di cui ancora non svelo il nome, mi accoglie borbottando.
Il mio atterraggio è stato troppo rumoroso e lui il rumore lo odia.
Lo seguo, il paesaggio intorno a noi è privo di vegetazione, solo rocce e sabbia.
Il clima è piacevole e l’aria è secca. Ci sediamo e beviamo un bicchiere d’acqua.
Uno sguardo e noto la sua emozione, lui confessa che è la sua prima intervista.
Lo rassicuro e iniziamo. 3,2,1 via…
Intervistatore: buonasera a tutti, siamo qui in diretta dallo spazio. È buio, tutto è illuminato solo dalle stelle che sembrano darsi la mano ed unirsi in costellazioni. Alla vostra destra ecco a voi la Terra e alla vostra sinistra potete ammirare Marte.
I miei piedi sono sospesi, è una sensazione incredibile, sembra di volare.
L’ospite speciale di oggi è Orlando Furioso.
Intervistatore: Buongiorno signor Furioso. Sta bene?
Orlando Furioso: temo di no, non sto bene, ho un po’ di raffreddore e la gola arrossata.
Per il resto, si, sto benone anche se lavoro molto: riempio ampolle tutto il giorno e alcune volte sono costretto a fare anche gli straordinari e a lavorare di sera, senza sosta…
Intervistatore: Mi dispiace Signor Furioso, come mai tutto questo lavoro?
Orlando Furioso: sono io a chiederlo a voi…sapevo che sulla Terra le cose non andavano troppo bene ma effettivamente, negli ultimi anni ho notato un peggioramento, è per questo che il mio lavoro è aumentato tanto.
Intervistatore: non capisco Signor Furioso, ci spieghi meglio… che relazione c’è tra il suo lavoro e le condizioni della Terra?
Orlando Furioso: vi ricordate la storia del mio senno? Quello che persi tanti anni fa?
Intervistatore: si certo, continui pure, i nostri ascoltatori saranno curiosi, ci dia più dettagli…
Orlando Furioso: ecco, dunque…vi spiego meglio, diversi anni fa persi il mio senno e il mio amico Astolfo lo ritrovò sulla Luna, è per questo che poi, dopo rocambolesche vicende, mi riferisco a quelle amorose con Angelica, e a quelle politiche con i Mori, miei acerrimi nemici, ho deciso di partire ed abbandonare una volta per tutte la Terra e venire a vivere qui, mi è sembrata la soluzione migliore.
Intervistatore: continui, continui pure…
Orlando Furioso: ultimamente voi uomini sulla Terra perdete molto altro non solo il senno… perdete gentilezza, amore, sincerità, onestà e altro ancora… Mi sono giunte notizie che ora state combattendo contro un nemico mortale, un virus chiamato COVID19 che costringe le persone a restare a casa e questo le fa diventare folli… non capisco tutta questa rabbia. Deve essere bellissimo stare a casa con le persone che si amano.
Intervistatore: lei ha ragione ma deve anche mettersi nei nostri panni, noi solitamente conduciamo una vita piena di cose da fare e sempre insieme agli amici e ora sembra vuota… ma questo cosa c’entra con il suo lavoro?
Orlando Furioso: il mio lavoro è proprio quello di ordinare tutte i sentimenti che voi uomini perdete, vede quegli armadi? Sono pieni di scaffali con un numero infinito di ampolle e nelle ampolle, in uno stato gassoso, è contenuto tutto quello che di buono perdete voi sulla Terra.
Intervistatore: molto interessante, io potrei riportarli sulla terra, aiuterebbe molto gli uomini in questo periodo.
Orlando Furioso: allora venga qui e mettiamoci a lavoro perché ce ne è tanto.
Intervistatore: buona serata a tutti e grazie per averci seguito. Vi riporteremo i vostri sentimenti!
Caterina Tacconelli (III B)